Era il 1997 quando un giovane e promettente STEFANO ZARFATI muoveva i primi passi nel mondo della musica.

Dal canto suo, una entusiasta e sognatrice fanciulla grossetana

si dilettava a scrivere articoli musicali e cronache di concerti per qualche giornale locale. Da qui la decisione, da parte della gentil pulzella, di recensire il primo album del proprio beniamino.

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Col senno di poi “recensire” è forse una parola grossa…! L’ articolo che troverete anche sulla Zarfapagina facebook non è scritto in modo tecnico, ma totalmente “di pancia”…! Io ve lo faccio leggere, anche se non con poco imbarazzo, perché ormai vi considero una grande ZarfaFamiglia, ma per favore siate clementi riguardo le varie boiate, bischerate e metafore colorite che vi troverete.

Vorrei smontarne subito qualcuna, quasi a mo’ di “mea culpa” e “miserere” espiatori senili:-

  • non sono sicura che Stefano sia stato supporter di Ambra Angiolini durante la tournée musicale della soubrette di “Non È La Rai”. A quei tempi non esistevano fonti sicure come Google, Wikipedia o Lercio (?). Probabilmente lo avrò letto su CIOÈ o HALLO GIRL…! BOCCIATA.
  • Oggi non definirei scanzonato il pezzo “Qualche Volta Ti Vorrei Strozzare”. Caso mai inkazzato (con la k)…! BOCCIATA.
  • Col senno di poi non definirei brit-pop “Hai Ragione Tu?!”. Caso mai Ladispol-Pop. Ma tant’è, all’ epoca le etichette erano ganze, e io modestamente mi sentivo la più ganza di tutti….! ESPULSA.
  • In ultima analisi chiedo scusa per l’immagine metaforica del “gatto plagiatore”. SEGNALATA ALL ‘ENPA. Solo una cosa non rimpiango e continuo a sposare con fermezza anche in vecchiaia: la proverbiale antipatia per coloro che ogni tanto si svegliano e gridano “AL PLAGIO! AL PLAGIO!” come se non ci fosse un domani, per sport…! A quanto pare già allora mi stavano sul…sul…sul gozzo! (con la k)….! 🙂  Insomma, qualche sintomo di THISAGIO c’era già allora, c’è ora e sicuramente ci sarà sempre. Probabilmente anche in voi, dopo la lettura! Buon ZarfaThisagio a tutti! Catia con la C.